Conosco da molti anni Mariagiovanna Grifi, insegnante, giornalista ed educatrice professionale esperta in DSA e scrittura creativa. Ha sempre delle idee brillanti che porta nelle sue classi, il suo metodo di insegnamento è dinamico e grazie alle sue capacità sa trasferire nei ragazzi autostima e fiducia in se stessi.
Una delle sue idee grandiose si è trasformata di recente in un gioco didattico, un reale strumento adatto ai bambini della primaria e ragazzi con disturbi specifici dell’apprendimento: le Carte di Bea.
Se confesso di aver giocato anche io e che mi sono divertita, ci credete?
Scrivere è fermare sulla carta bianca un pensiero, un’emozione, un ricordo. Scrivere è liberatorio per lasciar andare un evento che ci ha turbati o anche per esplorare le infinite possibilità della nostra fantasia, senza porre freni.
Ma purtroppo noto che i nostri figli sono abituati a scrivere solo in ambito scolastico. Ormai associano questo piacere al “dovere”, al compito richiesto dall’insegnante e niente di più.
Mariagiovanna, grazie alla collaborazione dell’llustratrice Bea Bencivenni, ha creato quindi un mondo libero così che ogni bambino usi la sua personale immaginazione per costruire al meglio un testo narrativo coerente e significativo.
Questo gioco didattico insegna a rispondere alle domande Chi? Cosa? Dove? Quando? Perchè? in modo divertente e stimolante.
Le carte sono attraenti e piacevoli al tatto. Io e mio figlio abbiamo scelto di pescarle dai vari gruppi per creare la nostra storia. Ma è possibile anche scegliere la carta dei personaggi, dei luoghi, emozioni e conclusioni, in base a quella che ci piace di più oppure prenderne una che ci sembra più utile per il nostro testo narrativo.
Che dire… ringrazio Marigio perché sono sicura che questo gioco sarà la gioia di molti ragazzi e la conseguente soddisfazione di tantissimi genitori.
Le Carte di Bea? SUPERCONSIGLIATO. Edizioni Federica
Elisa Staderini
dove trovare Le Carte di Bea
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